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Impianti industriali

Per impianto industriale si intende un complesso di mezzi atti a sfruttare le risorse materiali ed energetiche e di trasformarle in prodotti utili all'uomo grazie a trasformazioni chimiche e fisiche. La progettazione e l'esercizio degli impianti industriali - asse portante dell'economia moderna - fa parte della professione dell'ingegnere.

Table of contents
1 Classificazione
2 Gli impianti di produzione
3 Problemi comuni agli impianti industriali
4 Bibliografia

Classificazione

Gli impianti industriali sono classificabili secondo le indicazioni di Garetti, Brandolese (1988, Politecnico di Milano) che teorizzano una suddivisione secondo tre assi cartesiani.
  1. Sul primo asse, i sistemi produttivi sono classificabili secondo le modalità di risposta alla domanda: gli impianti possono produrre secondo commesse singole, commesse ripetitive o produrre per il magazzino, e vendere il prodotto in un secondo momento.
  2. Sul secondo asse, gli impianti vengono divisi secondo le modalità di realizzazione del prodotto: gli impianti sono classificati in
    1. impianti di processo (ove la produzione riguarda profonde trasformazioni chimico-fisiche e non è possibile ritornare facilmente ai componenti iniziali partendo dal prodotto finale)
    2. impianti di fabbricazione
      1. impianti di produzione
      2. impianti di assemblaggio
  3. Sul terzo asse gli impianti sono valutati secondo le modalità di realizzazione del volume da produrre; in tal senso il volume può essere realizzato secondo produzioni unitarie, ripetitive e continue.

Ovviamente alcuni incroci non sono fattibili (ad esempio un impianto continuo difficilmente potrà produrre per ordini singoli).

Un'altra classificazione possibile è quella di Wortmann, che divide gli impianti secondo il customer decoupling point, ovvero secondo il momento in cui la produzione passa da essere su previsione ad essere basata sull'ordine dei clienti. In tal senso si hanno impianti che producono M.T.S. (Make to stock - Produci per il magazzino), A.T.O. (Assembly to order - Assembla sulla base dell'ordine), M.T.O. (Make to order - Produci sull'ordine), P.T.O. (Purchase to order - Acquista [i componenti] sulla base dell'ordine) fino a E.T.O. (Engineer to order - Progetta sulla base dell'ordine). La scelta di quele modalità di produzione implementare dipende dal posizionamento sul mercato dell'impresa, ed è il risultato delle valutazioni che oltre le operations coinvolgono il marketing e numerose altre funzioni dell'impresa.

Altre classificazioni possibili riguardano la natura delle trasformazioni, la categoria dei prodotti, le dimensioni, il rapporto energia/lavoro manuale, completezza del ciclo produttivo (ovvero se nell'impianto si parte da materie prime o da altri semilavorati).

Gli impianti di produzione

Gli impianti di produzione possono essere divisi in impianti di fabbricazione e impianti di montaggio, a seconda che producano i pezzi tramite lavorazioni chimiche, meccaniche, fisiche etc., o se si limiti all'assemblaggio di componenti. Non va confuso un impianto di fabbricazione con um impianto di processo: ad esempio la produzione della carta è fatta in un impianto di processo, mentre la produzione di alberi tramite tornitura è fatta in impianti di fabbricazione.

Gli impianti di fabbricazione possono essere organizzati attraverso linee tranfer di produzione (dove i semilavorati passano da una stazione di produzione all'altra attraverso un rigido sistema di trasferimento), o come Job-shop (l'orhanizzazione per reparti, in cui macchine tecnologicamente simili vengono localizzate in un area definita dell'impianto) o per celle, in cui la produzione di prodotti di una stessa famiglia avviene in un'area definita dell'impianto dove sono presenti tutte e sole le macchine necessarie.

Gli impianti di assemblaggio, similmente, possono essere organizzati in linea, in assembly shop o a posto fisso, ove il prodotto da assemblare (ad esempio una nave o una turbina) rimane fermo e i componenti e gli operai lo raggiungono e partecipano alle lavorazioni.

Problemi comuni agli impianti industriali

La stesura del layout è un momento fondamentale per l'efficienza di un impianto industriale, in quanto in questa fase è necessario prevedere i flussi che attraverseranno l'impianto: flussi informativi, di prodotto, di scarti e sfridi; in tal senso, andrà anche valutata la capacità produtticva che l'impianto dovrà sviluppare.

La gestione delle operations cura, tra gli altri aspetti, l'allinemanto tra capacità produttiva disponibile e richiesta. Assai importante è anche l'allineamento strategico tra l'organizzazione dell'impianto e il mercato al quale si rivolge l'impresa (una produzione continua di prodotti tutti uguali mal si presta ad un mercato in cui è importante la personalizzazione dei prodotti, almeno in linea di principio).

Per gli impianti organizzati in linea più di tutti, ma anche per le altre organizzazioni, è importante la valutazione del bilanciamento tra le stazioni, ovvero che i carichi di lavoro cui sono sottoposte le varie stazioni siano il più possibile uniformi, al fine di evitare la creazione di "colli di bottiglia". Esistono in tal senso molti metodi ed algoritmi euristici che consentono un corretto bilanciamento del sistema.

Bibliografia

  • Renato Wegner, Franco Caron - "Studio di Fattbilità, layout e simulazione" - 1997 - Milano - CUSL
  • Alberto Portioli Staudacher, Alessandro Pozzetti - "Progettazione degli impianti industriali" - 2003 - Milano - Hoepli

vedi anche:
  • Logistica


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